Il monumento ai Martiri dell'antifascismo e della Resistenza (Monumento ai deportati)
print this pageIl monumento è una composizione architettonica in cemento e metallo, "tempietto moderno", costituito da linee strutturali orizzontali e verticali, alternate a linee curve, immerso nel verde.
Fu progettato nel 1985 da Maria Paola Mugnaini, allora studentessa del Liceo Artistico di Grosseto, in preparazione dell’esame di maturità, con la guida e la collaborazione dell’architetto Pietro Pettini, già docente del Liceo. La Provincia di Grosseto lo realizzò in occasione del quarantesimo anniversario della Liberazione. Fu collocato nella sede attuale, all’interno della Cittadella degli Studi, per commemorare i Martiri dell’antifascismo e della Resistenza. È posto all’incrocio tra le vie intitolate a Scopetani e Bellucci, deportati politici nel campo di concentramento di Mauthausen, sottocampo di Gusen, dal quale non fecero più ritorno. Le immagini dell’inaugurazione ci restituiscono il significato di per evento che vide una partecipazione corale: le istituzioni – il sindaco Flavio Tattarini, il presidente della Provincia e una rappresentanza della Regione Toscana – accanto a un folto gruppo di studenti e insegnanti.
Nella scelta del luogo si era voluto riconoscere il valore educativo della memoria storica. Grazie al monumento e alla toponomastica la Cittadella degli Studi rimane uno dei luoghi-simbolo dei valori fondanti dello Stato democratico.